Un italiano dalla pelle scura , ecco chi era Abdul Guiebre, 19 anni, originario del Burkina Faso, il ragazzo ucciso per una bravata, per aver rubato una scatola di biscotti…forse, in un negozio di Milano. Un concittadino dei suoi assassini ecco chi era “lo sporco negro” ucciso a sprangate!
Abdul però è morto anche per quest’aria pesante di intolleranza e di odio che stiamo respirando negli ultimi mesi…un’aria che bisogna necessariamente purificare!
Certo, è probabile che senza quelle grida razziste che hanno accompagnato questo dramma, sarebbe rimasto un episodio locale e, comunque non ha senso pensare se la rabbia dei baristi si fosse manifestata anche verso ladruncoli di aspetto indigeno. Noi speriamo solo che i politici riconoscano in quella collera – troppo spesso strumentalizzata – un reale motivo di allarme sociale . Sono queste le tensioni che poi generano conflitti etnici metropolitani . I vantaggi politici immediati, legati alle risposte di tensione popolare, generano col passare del tempo delle lacerazioni profonde e difficilmente sanabili nel tessuto sociale. E allora lavoriamo sul reale inserimento, promuovendo Intercultura, solo così non ci saranno ospiti spesso discriminati ed indesiderati ma cittadini portatori di nuovi valori.