Obiettivi dell’ottavo Meeting EGAM a Roma

Benvenuto all’ottavo Meeting Antirazzista dell’EGAM a Roma

“Le associazioni antirazziste europee di base unite in Italia contro i razzismi”

Del vice presidente Angela Scalzo

 Ed eccoci qui come promesso, sono davvero felice ed onorata di ricevere l’importante delegazione dell’ottava Assemblea dell’EGAM qui in Italia, a Roma, dove tutto è iniziato, circa 9 anni fa, a seguito dei fatti razzisti successi a Rosarno, dove lavoratori in agricoltura vennero aggrediti perché rivendicavano la giusta ricompensa.

Un grave fatto di razzismo che all’attuale presidente dell’EGAM non sfuggì, venendo a supportare il lavoro sul campo di SOS Razzismo Italia, proprio qui a Roma. E l’EGAM è stato al nostro fianco anche in Sicilia, terra di sbarchi e mare di morte per tanti migranti che lo attraversano per salvarsi da situazioni di guerra o di disastro ambientale e di conseguenza economico. Oltre quattro anni fa, esattamente nel 2013 a Palermo, terra di accoglienza, ma anche a Trapani presso i Centri di Identificazione ed espulsione; delle carceri, quest’ultime, circondate da sbarre di oltre 5 metri, dove vivono ammassati migliaia di migranti in attesa di identificazione, con l’obbligo di lasciare le impronte,  perché così ha voluto la nostra Europa.

Oggi siamo qui, a soli quattro giorni da una manifestazione antirazzista nazionale che ci ha visti attraversare insieme a tante altre organizzazioni ed associazioni antirazziste provenienti da tutt’Italia, le strade di Roma. Questo 21 ottobre ha reso visibili una marea di uomini, donne e bambini di tutte le nazionalità che hanno chiesto eguaglianza, giustizia sociale, rifiutando ogni forma di discriminazione e razzismo. Ragazzi nati in Italia o cresciuti nel nostro Paese che giustamente rivendicano l’approvazione definitiva della riforma sulla cittadinanza.

Migranti, richiedenti asilo e rifugiati che, insieme agli operatori antirazzisti, hanno rivendicato il diritto a vivere con dignità, insieme a uomini e donne stanchi di subire scelte sbagliate di governi che sbriciolano quotidianamente diritti e conquiste sociali, impoverendoci   culturalmente ed economicamente.

E’ giunto il momento di scegliere, se il nostro modello italiano ed europeo promuova “l’inclusione sociale , lavorativa e culturale,  oppure si vuole rendere “escludente” chiudendosi negli egoismi nazionalisti.

Noi siamo qui e, di questo ne sono certa, per abbattere simbolicamente quei muri non solo materiali ma anche normativi e culturali di cui l’Europa tutta, chi più chi meno, si è costruita.

Lo faremo insieme lavorando su obiettivi quali :

  • Il sostegno e patrocinio affinché si ponga fine all’accordo tra Unione Europea e Turchia sui rifugiati
  • Il supporto ai movimenti pro-democratici nella Turchia di Erdogan (Istanbul, Turchia)
  • Lo sviluppo di future campagne ed iniziative come il “fact-findingmission” sulla violazione di diritti umani nella regione del Nagorno-Karabakh
  • La nascita di un Osservatorio Europeo al fine di monitorare la diffusione di “fake news” e “hatespeech”
  • La discussione su come mobilitare la società civile riguardo importanti temi in Europa come le elezioni politiche europee del 2017 e i possibili futuri scenari;
  • il tema dei rifugiati Yazidi e su come snellire il processo di richiesta di asilo per coloro che rifuggono da genocidi;
  • La discussione sugli ultimi 12 mesi di iniziative e campagne come ad esempio: “Dignity for Lety!” (Praga, Repubblica Ceca);
  • il Film Festival, i seminari di formazione e workshops durante il progetto “Sarajevo SurSeine” (Parigi, Francia);
  • le tendenze all’autoritarismo, al revisionismo e alla manipolazione della Storia nell’attuale narrativa politica.

Grazie e buon lavoro a noi tutti!