1°FEBBRAIO 2021
Cara Costituzione, stiamo vivendo un momento difficile. Dopo tanti mesi siamo ancora nella tempesta del Covid. Qualcuno non ne può più. Molti non ci sono più. All’inizio tanti pensavano non fosse niente, altri erano sicuri che si risolvesse subito tanto da continuare come se il virus non esistesse, altri credevano che dopo un breve sforzo sarebbe finito, senza perseveranza e impegno costante. Sai, molti di quelli che ci hanno lasciato sono proprio quelli che hanno votato per i tuoi padri. Anche per loro ti chiedo di aiutarci.
(card. MATTEO ZUPPI)
2 FEBBRAIO 2021
Non c’è niente di bello nella frugalità imposta, non c’è decoro nella rinuncia, né umanità nella parsimonia. La verità è che la natura umana esulta per i fasti del superfluo, che il lusso è persino più romantico di un tramonto. Da qui lo sconforto per le saracinesche abbassate, gli stadi vuoti, le notti desolate.
(ALESSANDRO PIPERNO)
3 FEBBRAIO 2021
Si deve avere coscienza del vuoto, della mancanza, dell’abisso che si è spalancato in questa fase storica per dare uno scatto di reni e desiderare, amare, tentare di riempire la mancanza, conquistare ciò di cui siamo carenti e volare verso il futuro
(MATTEO NUCCI)
4 FEBBRAIO 2021
Capisco paura e disperazione ma io vedo che in questo tempo sta succedendo anche molto di buono. Nei masi, i contadini e gli animali sono tornati tranquilli. Si muovono poco, come una volta. Gli uomini riprendono in mano gli attrezzi dei padri. Vengono riaccese le stufe a legna. Le bestie aspettano il caldo e i suoi fiori. La pandemia in montagna suggerisce che non bisogna aver paura della nostalgia e che dobbiamo imparare qualcosa di più profondo della natura. Questo shock ci può aiutare a recuperare una storia. Ora possiamo camminare dove non c’è nessuno.
(REINHOLD MESSNER)
5 FEBBRAIO 2021
E’ che non si sta mica tanto bene, da soli lassù, nei boschi, quest’inverno. E’ tutto chiuso e il fatto che in giro non ci sia nessuno può essere piacevole per due o tre giorni, non per due o tre mesi. La neve aumenta il senso di isolamento e d’inverno alle cinque viene il buio: è a questo che serve il bar in montagna. Serve a fare due parole con qualcuno e a non passare tutto il tempo da soli.
(PAOLO COGNETTI)
6 FEBBRAIO 2021
90 mila morti di Covid19 in Italia. Queste morti restano agghiaccianti. Si muore male, si muore soli, si muore così velocemente che non resta il tempo di accomiatarsi dalla vita.
(MARINA SOZZI)
7 FEBBRAIO 2021
In caso di elezioni anticipate non si voterà più nelle scuole: il commissario straordinario farà un bando per la costruzione di centinaia di migliaia di seggi a forma di primula, dove la gente si possa recare a votare dentro a cabine elettorali a forma di geranio, ciclamino, fiori di campo, ortica, oppure direttamente dietro a una siepe.
(SAVERIO RAIMONDO)
8 FEBBRAIO 2021
Emergenza sanitaria e governo Draghi: migliaia di italiani aprono i principali quotidiani e vengono colpiti da un tappo di champagne. Molti feriti.
(ALESSANDRO ROBECCHI)
9 FEBBRAIO 2021
Annoiati e apatici causa la Dad, la famigerata didattica a distanza, i giovani hanno scoperto l’impegno politico. E si sono riappropriati della loro adolescenza. Così si diventa grandi, scegliendo cause, combattendo battaglie: vincerle o perderle è secondario.
(CLAUDIO DE LILLO)
10 FEBBRAIO 2021
Dopo un anno di Covid19 la malinconia occupa le nostre vite. Per questo non dobbiamo restare prigionieri di ciò che abbiamo perduto. (BERNARDO VALLI)
11 FEBBRAIO 2021
La certezza che i giovani saranno gli ultimi a essere vaccinati e la proibizione di ogni relazione sociale o collettiva li immerge in una condizione di buio. Nel mondo che li vuole soli e isolati il fatto che da loro salga, in mille forme, una domanda di socialità è una buona notizia.
(WALTER VELTRONI)
12 FEBBRAIO 2021
Fino a un anno fa, ci domandavamo come uscire dal pantano del mondo liquido, che spingeva le persone a isolarsi. Poi la pandemia ha fatto da acceleratore nella dipendenza dalla tecnologia e il futuro ci è piombato addosso.
(CARLO BORDONI)
13 FEBBRAIO 2021
Il non capire riguarda l’immenso, il non voler vedere c’entra con l’imperdonabile. Anche per questo va aggiustata la rotta balcanica, con il suo esodo degli scalzi.
(ALESSANDRO BERGONZONI)
14 FEBBRAIO 2021
Quanto poco mi riconosco nelle affermazioni estatiche di coloro che nel deserto della città di Roma hanno colto l’irresistibile bellezza del vuoto. Quando vedo Roma, Firenze o Venezia postate in certe foto, penso a immagini in cui la vita ha smesso di scorrere.
(CARLO VERDONE)
15 FEBBRAIO 2021
Senza la logistica l’operazione della vaccinazione contro il Covid19 – dove, chi, come- non potrà funzionare nel modo migliore e con gli effetti sperati. La parola fu coniata nel 1845 per indicare quella “branca dell’arte militare che tratta le attività relative ai rifornimenti, trasporti e movimenti”. Da allora la logistica si è così evoluta che, non solo oggi, riguarda ambiti sempre più ampi della vita collettiva. Metafore belliche a parte, la guerra al virus si potrà vincere solo con una buona ed efficace logistica.
(MARCO BELPOLITI)
16 FEBBRAIO 2021
Pensare a lungo termine e pensare a tutti è fondamentale, in una pandemia.
(ALESSANDRO VESPIGNANI)
17 FEBBRAIO 2021
Là dove fallisce l’attacco frontale, vince il contagio. La Pandemia è un piccolo manuale di tattica. Tra le tante cose.
(ALESSANDRO BARICCO)
18 FEBBRAIO 2021
Quando usciremo, e usciremo, dalla pandemia, che mondo troveremo? Alcuni pensano che la tragedia nella quale abbiamo vissuto per più di 12 mesi sia stata simile ad una lunga interruzione di corrente. Prima o poi la luce ritorna, e tutto ricomincia come prima. La scienza, ma semplicemente il buon senso, suggeriscono che potrebbe non essere così.
(MARIO DRAGHI)
19 FEBBRAIO 2021
Siamo chiusi in un frullatore. Tivù, giornali, web, radio. Epidemiologi, virologi, anestesisti, entomologi esperti in zanzare, tutti diventati famosi in questa pandemia tutti docenti, professoroni, quasi tutti luminari dei rispettivi campi, non si rassegnano all’idea di tornare nell’anonimato dei laboratori e delle corsie e ogni santo giorno ci fanno conoscere la loro opinione.
(FABRIZIO RONCONE)
20 FEBBRAIO 2021
E’ difficile, da pazienti e consumatori consapevoli, non poter decidere quale siero tra i tanti disponibili farsi inoculare. A Hong Kong e in Ungheria si può scegliere. E noi? Rassegniamoci, il primo vaccino sarà il migliore perché inizierà a proteggerci.
(ANNA MELDOLESI)
21 FEBBRAIO 2021
Una Primula non fa primavera. Peccato, e nemmeno si può dire che sarà per un’altra volta perché dopo il fallimento dell’app Immuni e il diffuso dileggio sui banchi di scuola a rotelle la precipitazione creativa del Commissariato anti-Covid19 sconsiglia ulteriori esperimenti d’incompiuta fantasia, macchine da palcoscenico virtuale per l’emergenza.
(FILIPPO CECCARELLI)
22 FEBBRAIO 2021
Dolore per l’uccisione di Attanasio e del carabiniere Jacovazzi. L’ambasciatore era impegnato in Congo, terra insanguinata dal coltan e cobalto, minerali fondamentali per smartphone e computer.
(ROBERTO SAVIANO)
23 FEBBRAIO 2021
Il Covid non fa così molta paura qui in Congo perché l’età media è di 17 anni. C’è ebola che sembrava sconfitto invece no, c’è il morbillo che fa 6 mila morti l’anno, c’è la peste, che impatta su donne e bambini che dormono per terra.
(GOMA OTTAVIA MAGENES)
24 FEBBRAIO 2021
Siamo chiusi in una stanza mentale, da un anno. Ancora non riusciamo a uscirne. Ma abbiamo bisogno, almeno, di sapere dove sta l’uscita.
(BEPPE SEVERGNINI)
25 FEBBRAIO 2021
Regione arancione scuro, quasi ambra, anzi tra l’ambra e l’arancio bruciato, non dico melograno, zucca, ecco, zucca cotta
(MAKKOX)
26 FEBBRAIO 2021
A Bergamo circolano volantini volantini con logo di case farmaceutiche, Aifa, Ministero con pericolose bufale no vax. Dopo quasi 100 mila morti (e non è finita purtroppo) un paese con interi settori in ginocchio (e non è finita purtroppo), bimbi e ragazzi privati di quel che li rende felici, mi chiedo cosa altro debba succedere perché la follia novax si estingua. Delinquenti.
(MARIANNA APRILE)
27 FEBBRAIO 2021
Dal “tutti a cena in trattoria” a “oddio è cominciata la terza ondata” in meno di 48 ore.
(GIANCARLO STURLONI)
28 FEBBRAIO 2021
Nella prima fase del Covid c’erano l’ossessione del contagio e la reclusione. Poi l’ansia e l’incertezza del futuro. Ora ci serve ascolto dell’angoscia che non sia lasciato solo agli psicoterapeuti ma caratterizzi anche una nuova postura delle nostre istituzioni.
(MASSIMO RECALCATI)