E’ un dato di fatto che questa Pandemia abbia ampliato, mettendo a nudo quell’ingiustizia sociale fatta di disuguaglianze ed emarginazione, il divario legato alle fasce deboli della nostra società, in particolare i migranti (specie quelli irregolari, ma non solo), parte della popolazione Romanì) e non per ultimi i senza fissa dimora, italiani e stranieri <
Per ragioni diverse a queste persone è stato precluso il diritto alla vaccinazione. Raddoppiando in qualche modo la circolazione del virus: un virus spesso letale ma uguale per tutti, ed un virus letale anch’esso, legato alla disparità ed all’ esclusione, ma solo per i socialmente più deboli.
Io credo profondamente che sia un dovere costituzionale quello di tutelare le persone fragili ed indifese senza differenza di genere, d’età, di religione o di provenienza. Non basta far rispettare ai profughi la quarantana al largo delle coste siciliane per poi dimenticare l’ulteriore rischio per la loro vita rappresentato dal Covid, non ci si può salvare da soli.