La vacanza è un insieme di libertà, di viaggi e di riposo. Cose da ricordare e da raccontare. Ma la vacanza è innanzitutto un tempo da trascorrere, appunto il tempo delle vacanze. Particolare quello di quest’anno in cui crediamo di aver battuto il virus Ce ne descrive il senso la scrittrice Elvira Seminara su l’Espresso.
“Pensavi di aver provato tutti i tipi di vacanza prima che il Covid proponesse la sua. Una vacanza castigata, nel doppio senso. Morigerata nelle forme e nelle spese, ma anche segnata dal castigo. Quello del virus, della green pass, di un vaccino in viaggio. Ironia della parola più amata: vacanza nell’etimo vuol dire vuoto, assenza. Penuria, mancanza, difetto. E se fosse qui, in questo ambiguo crocevia di tempo sospeso e riattivato, di spazi vuoti e pieni, distanze mobili e dubbie, in questa mappa scomposta che siamo, città, strade, persone, gesti, attività, dove la vacanza degli uni è risorsa (mai come oggi) per gli altri, il senso oscuro e febbrile di questa nostra vacanza castigata?”
Va bene riflettere sul tempo che viviamo ma non vorremo spingervi alla tristezza.
Ricordiamoci sempre di riflettere. Ma ricordiamoci anche che il tempo di vacanza
è tempo di divertimento, tempo di spensieratezza, tempo di gioia.