Del 09 dicembre 2021
Momenti di spessore provocano emozioni. È accaduto il 9 dicembre scorso.
Nella sede del Cnel, SOS Razzismo Italia e gli Stati Generali della Memoria hanno organizzato la riflessione annuale in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani. I partecipanti portano con loro l’atmosfera di impegno, di denuncia, di saperi che ha permeato l’evento.
Ha caratterizzato l’evento il ricordo del ragazzo del Mali ritrovato dopo la morte nel Mediterraneo e identificato per la pagella nascosta nei propri vestiti; un ricordo che rimarrà quotidianamente nel nostro agire progettuale.
Durante l’iniziativa si è approfondito l’impatto della pandemia sulla comunità ebraica: il negazionismo che ha provocato danni non solo alla collettività ma anche a persone sempre a rischio di discriminazione.
La pandemia sofferta da chi si è visto oltraggiato in manifestazioni no-vax a causa di alcuni idioti mascherati con casacche di deportati e stelle gialle. La pandemia vista da chi è stato accusato di complottismo.
La pandemia raccontata da chi ha lavorato in trincea per prevenire e per guarire.
La pandemia porta in prima linea il Diritto alla Salute, che abbiamo voluto, tra i Diritti Umani, mettere in risalto.
Come, allora, non ricordare Gino Strada, un eroe del diritto alla salute, morto poco tempo fa e che in una delle sue ultime interviste televisive disse: “Non sono d’accordo sulla denominazione di Ministero della Salute. Preferisco Ministero della Sanità Pubblica”
Perché per noi il Diritto alla Salute è innanzitutto un diritto per tutti e quindi un Diritto alla Sanità Pubblica.