UN MILANESE IN QUARANTENA “Le 50 giornate di Milano”

 

“Le 50 giornate di Milano” un libro di Enrico Bertolino con Enrico Nocera per le edizioni Solferino. “Un diario semiserio di un barricato sentimentale. L’ironico diario di una quarantena. Il racconto divertente e coinvolgente della resilienza di una città e di un Paese, Gli anticorpi dell’umorismo per affrontare il futuro”

Sin qui il testo della copertina e della contro copertina  che riassume in modo appropriato il senso di un libro di cui abbiamo condiviso la lettura in un gruppo online. Anna, Agnese, Carla e Fabio, correntisti della nostra Banca del Tempo Multiculturale, hanno concordato nel definire questo libro “spassoso”. E’ quello che ci voleva per uscire dal lock down e re immergersi nella realtà. Capita quindi proprio “a cecio” come si dice a Roma. La capitale non la citiamo più. Perché il libro è denso di milanesità. Trattata con garbo, ironia ma comunque con orgoglio. Come se in quarantena ci fossero stati solo i milanesi.

Sono sedici capitoletti, tutti divertenti, che indagano su molti aspetti della vita reclusa. Ci troviamo quindi di fronte ad un agile storia dei comportamenti nel periodo di quarantena. Tra i capitoli più riusciti c’è senz’altro quello dello smart   working con le sue contraddizioni, con i suoi termini inglesi, con gli inconvenienti delle videoconferenze, con le limitazioni alle libertà personali.

Interessante è quello sulla identificazione tra l’Apricena e il milanese con dovizia di particolari sul menù. Molto particolare è la narrazione di questo periodo in prima persona da parte del cane, protagonista indiscusso della quarantena.

Un esempio di spiegazione concreta dell’integrazione è la gara a comportamenti simili tra cinesi e milanesi nella città meneghina. Con un’ironia ragguardevole per questa delicata tematica.

E poi i giorni di quarantena milanese contro il virus confrontati con le cinque giornate di Milano del 1848 contro gli austriaci. Anche questo capitolo, un esempio di lettura della storia leggero, simpatico e attualizzato.

Insomma un libro pervaso di milanesità ma godibile. Con una punta di presunzione anche nella citazioni di detti locali tra cui spicca : “Se non ti muovi mai non aspettarti una spinta”.

Una vera sorpresa il libro di Bertolino che compensa le cattiverie che Vittorio Feltri ha profuso in questo periodo contro i meridionali. La migliore risposta al ricominciamento della campagna d’odio.

A cura della Redazione di SOS RAZZISMO ITALIA E DEI VOLONTARI DELLA BANCA DEL TEMPO MULTICULTURALE