1°Maggio 2020
Siamo in piazza san Giovanni. Questo vuoto ci ricorda che non possiamo fare a meno del lavoro. Non si tratta di una festa questo anno perché ci siamo accorti che tanti operatori sanitari non hanno lavorato con la giusta tutela. Ci siamo accorti che è partita la campagna elettorale immediatamente e di come le falle siano state coperte dai risparmi della gente comune, quella stessa gente che ora sta rischiando il lavoro. Ci siamo accorti che troppo dire fa male, soprattutto se confuso. Ma ci facciamo un applauso perché ci siamo accorti tutti di quanta forza siamo capaci.
( Ambra Angioini)
2 maggio 2020
I bambini hanno : gambe per correre, braccia per scavare nella sabbia, ginocchia da sbucciare dalla bici, guance da arrossare in una corsa, scarpe da consumare, mani da sporcare. Ripartiranno per le strade, con mascherine a distanza di sicurezza, a camminare per le loro città e i loro paesi, e scoprire che sì, esistono ancora, non sono spariti dentro le mura di casa.
(Viola Ardone)
3 MAGGIO 2020
La foto di classe, la prima e durevole rappresentazione ufficiale di gruppo, una performance in favore del destino e con gli occhi pieni di un tempo che sembra aspettare davanti. La pandemia si è portata via anche questo rito collettivo. La fine di un’annata già priva di cerimonie d’addio, gavettoni e pizzate, perde così un’altra funzione collettiva che si ripeteva, spesso sotto i platani e i tigli di un cortile, da centosessant’anni.
(Michele Neri)
4 maggio 2020
Non è difficile riconoscere nella parentesi-quarantena una specie di “adolescenza prolungata” con la vita vera degli impegni rimandata a dopo. La sospensione può aver riguardato anche obblighi e responsabilità, per questo ha avuto un fascino che la mantiene desiderabile nei suoi elementi di regressione. Però è altrettanto vero che per alcuni è stato un periodo di riscoperte positive, di legami familiari vissuti più pienamente, di case abitate, di oggetti ritrovati, come per esempio di vecchi album di fotografie. Sono pezzi della propria identità che nella freneticità della vita precedente non trovavano spazio. Ora è difficile ributtarsi nella corrente.
(Valentina Di Mattei)
5 maggio 2020
La riapertura dei bar è segnata dal caffè a portar via. Non è felice la visione di questi interni svuotati, segnati dalle transenne del percorso obbligato anti-contagio. Non è felice che in alcuni fossero ancora esposte le uova di Pasqua, indizio di questo tempo che si è accartocciato, di mesi bloccati, incantati in un sortilegio triste. Ma questo ritrovarsi, timido e baldanzoso insieme, prudente e smargiasso, sulla soglia dei bar ha una speciale meraviglia.
(Paolo Di Paolo)
6 MAGGIO 2020
La mascherina è il simbolo assoluto di questo tempo. Riassume la paura e la gentilezza, la confusione e la determinazione, l’ansia e ( poiché non ci si arrende mai) la seduzione. Capovolge il proprio destino: da strumento di protesta a segno di obbedienza. Da vestimento per l’illecito a indumento dovuto. Da imposizione sofferta, già si ridisegna come variante modaiola. Nasconde e al tempo stesso comunica. Preclude, ma allude. Attraversare la città nel primo giorno di semilibertà guardando soltanto i semi-volti è un viaggio nel viaggio.
(Gabriele Romagnoli)
7 MAGGIO 2020
L’intelligenza artificiale, l’idea di essere quasi simili a mezzi tecnici dalla potenza incredibile ci aveva dato una sensazione di grande immortalità, di essere in qualche modo sopra alle nostre povere capacità umane . Il virus ci ha reso di nuovo incredibilmente fragili e nella fragilità abbiamo cominciato a guardare verso i nostri simili.
(Monica Guerritore)
8 MAGGIO 2020
Sono stati finora 6395 i casi di Covid 19 diagnosticati negli stranieri pari al 5% dei casi complessivi in Italia. Si tratta soprattutto di asiatici e africani. Si può confutare quindi che gli stranieri si ammalino di meno. Per loro è più difficile ricevere una diagnosi per un basso accesso al controllo immediato per cui il rischio di ospedalizzazione rispetto agli italiani è 1,4 volte superiore.
(Gianni Rezza)
9 MAGGIO 2020
Il virus è un tiranno dei nostri pensieri. Un tiranno che, come tutti gli gli altri, non vuole che si pensi ad altro se non a lui. La relativa libera uscita di questi giorni sembra avvenire con misura responsabile, rispetto delle regole, nella consapevolezza del pericolo incombente e con un pizzico di quel desiderio di marinare ogni tanto la scuola che è più sano e produttivo della fissazione di uno sgobbone.
( Claudio Magris)
10 MAGGIO 2020
Con la quarantena la mia introversione, costretta e maltrattata dai dettami degli estroversi iperattivi, si è data una spolverata ed è uscita dall’armadio.
(Olga Tokarczuk)
11 MAGGIIO 2020
Quando torneremo a stringerci la mano, ad abbracciarci e a baciarci, cerchiamo di essere consapevoli del valore del tatto e della sua qualità decisiva per la nostra vita. Senza demonizzare la comunicazione virtuale, così utile in questo tempo di pandemia, torniamo ad usare le mani e il corpo per vivere la comunicazione come opera d’arte. E il cuore accompagni il tatto, affinché l’epidermide viva e vibri grazie all’arte consapevole del toccare, capace di illuminare le nostre giornate.
(Enzo Bianchi)
12 MAGGIO 2020
Essere uniti, tutti, senza confini. Perché il mondo nuovo sarà sempre aperto e globale, e se ora desideriamo solo la montagna o la spiaggia a due passi da casa, torneremo a essere esploratori di un pianeta che dobbiamo imparare a rispettare.
(Luciano Fontana)
13 MAGGIO 2020
Mancano i nonni, questo sì. Il virus ne sta portando via così tanti. Mi chiedo come faremo, noi tutti, senza di loro. E’ già diventato un dono quel che prima creava imbarazzo : la fragilità, la vecchiaia, l’aver bisogno degli altri. Ci sono tante cose che non rimpiango della società che abbiamo lasciata in sospeso.
(Silvia Avallone)
14 MAGGIO 2020
Su un manifesto affisso in Olanda a Delft, cittadina universitaria, c’è una frase del premier italiano Giuseppe Conte “Manteniamoci a distanza oggi per abbracciarci ancora di più domani. Insieme possiamo farlo”. Incuriosisce che le parole del premier italiano vengano rilanciate in Olanda, un paese che non ha dimostrato nelle scorse settimane una grande solidarietà per il nostro paese.
(dal Corriere della Sera)
15 MAGGIO 2020
Il rider è diventato un Essenziale come gli altri nove milioni di infermieri, cassiere, conducenti di Tir, autisti di tram, poliziotti, manutentori dell’elettricità e delle telecomunicazioni. Durante il lockdown ci hanno tenuto insieme ( e in vita ) . Sono andati controvento mentre la società si fermava.
(Dario Di Vico)
16 MAGGIO 2020
Mentre gli autobus viaggiano semivuoti con posti esplicitamente riservati a nessuno, la logistica degli ingressi delle stazioni della metro segue lo spirito delle gincane, con la maggior parte degli ingressi chiusi e nastri isolanti in prossimità dei tornelli mai posizionati al punto di confondere passeggeri costretti a pensare per alcuni lunghissimi secondi di essere nel torto, prima di scavalcare, unica possibilità di accedere ai tornelli.
( Diego Bianchi)
17 MAGGIO 2020
Mentre si allentano le regole del confinamento c’è un luogo in cui quelle regole dureranno per sempre perché sono un atto di fede. Un monastero di clarisse. Qui si riflette sul ritmo (“il ritmo delle persone è lento; non basta un clic per fare una comunità, non solo monastica”), la distrazione (“la vita va inventata tutti i giorni. Come? Curando i dettagli”), il flagello del virus (“siamo nella mani di Dio ? Siamo nelle mani degli altri”)
( Marco Ventura )
18 MAGGIO 2020
Qualcuno è morto più solo degli altri in questo tempo triste : qualcuno è rimasto solo anche dopo la morte, sepolto nel cimitero di Milano, su un terreno incolto, il Campo 87, in un area destinata a chi non ha familiari. Una croce con un numero e un nome. Di loro resta un sacco con pochi oggetti, se mai si presenterà qualcuno a riprenderli
(Alessandro Coppola)
19 MAGGIO 2020
L’emergenza ci condurrà verso l’educazione all’impensabile, ne saremo consapevoli : per due mesi l’abbiamo collaudata in cose terribili, ma anche in altre molto belle e profonde
( Alessandro Baricco)
20 MAGGIO 2020
Finito il lockdown c’è la fase che coincide a livello psicologico con libertà e apertura. Certo ha un’esplosione maggiore nei 20enni perché si sentono più corazzati. Per gli adulti la chiusura ha coinciso con una fase che ha spezzato le tensioni, lo stress dovuti ad alti ritmi, il ritorno a casa non è stato così sgradevoli. I giovani hanno altri orizzonti. Un’altra famiglia che non è quella dei genitori. A vent’anni la famiglia è quella degli amici, delle amiche e dei fidanzati. Per loro la movida è come un ritorno a casa.
(Nicola Ferrigni)
21 maggio 2020
C’è una compostezza, nella mascherina, e perfino un’eleganza, l’eleganza del sottotono. Il narcisismo vacilla, l’anonimato di strada conquista posizioni, ognuno è nessuno, un non-volto tra la folla. Il mistero dell’identità che perseguita psicanalisti, filosofi, scrittori da millenni, ne esce vittorioso. Nessuno ci conosce. Siamo l’Uomo Mascherato.
(Michele Serra)
22 MAGGIO 2020
Dalla metà degli anni Ottanta, la favola fasulla della “Milano da bere” ha nascosto se non cancellato le rughe della città, e Milano è rimasta per più di trent’anni impigliata in un racconto unidimensionale : la moda, il design, i grattacieli, le eccellenze, i soldi. Solo luci, e delle ombre vietato parlare. Tutti ricchi, tutte modelle, tutti designers : la proiezione di Milano nel resto del paese (considerato miseramente Italia, mentre qui siamo in Europa, ossignùr ) è stata questa , per anni, per anni innaffiata, e concimata e ideologizzata, tanto che bastava dubitarne o storcere il naso(si ricordino i dubbi su Expo) per essere accusati di disfattismo, di pessimismo che fa male agli affari.
(Alessandro Robecchi)
23 maggio 2020
Questa è la volta che non ricominciamo. Ora che il Covid sta arretrando, non ricominciamo con gli egoismi, con l’indifferenza, con l’intolleranza. Non cediamo alla sfiducia, alla diffidenza, al pessimismo. Non ricominciamo a comportarci come prima. Cominciamo, invece, a pensare da persone nuove.
( ACTIONAID)
24 MAGGIO 2020
Quanti uomini andati al macero che non avevamo ancora letto. Pensiamoli, prima di voltare pagina.
(Alessandro Bergonzoni)
25 MAGGIO 2020
La devastazione di questi mesi – l’aggressione del virus, l’insufficienza degli strumenti sanitari, l’incompetenza – ha posto drammatici interrogativi : giovani contro vecchi ; malati di più malattie contro malati di una sola malattia. Mi chiedo : un mese di felicità circondati dall’amore dei propri cari per un anziano vale meno del futuro contingente di un giovane ? La speranza di una nuova cura per chi è malato vale meno delle aspettative esistenziali di un individuo di mezza età ?
( IldelfonsoFalcones)
26 MAGGIO 2020
La pandemia di coronavirus è una tragedia di dimensioni storiche. Io non intendo in alcun modo sminuire la sua importanza o le sofferenze che continuerà a causare per molti anni. Tuttavia dobbiamo evitare di cedere alla tentazione del cronocentrismo. L’umanità sopravviverà a questa pandemia, e dopo di essa, come con molti altri disastri, tornerà a prosperare. E anche se il mondo in cui vivremo sarà diverso, non sarà irriconoscibile.
( YaschaMounk )
27 MAGGIO 2020
Giunti al cuore del problema – la semplificazione della complicazione – il Trentino sta procedendo verso l’idea risolutiva di una task force contro ogni possibile abuso di qualunque altra task force. I trentini sono stati sotterrati da 236 norme distinte per fronteggiare il virus. Ai 17 decreti del premier e le 32 ordinanze della Protezione Civile si sono aggiunte altre 26 ordinanze del Presidente della Provincia, procedendo alla memorabile diffusione di 74 circolari esplicative. Un traffico di codicilli che ha ingolfato le vie di compagna, allagato le vallate e va progredendo verso nord, verso il Brennero. Così ora la soluzione draconiana, l’arma finale: la task force al quadrato.
(Antonello Caporale)
28 MAGGIO 2020
Il Sud è sparito da decenni dall’agenda politica nazionale. Omissione gravissima. La pandemia, imponendoci di tornare a considerare i destini generali, ci ha rivelato che, in verità, a ben guardare anche il Nord è silenziosamente scivolato fuori dell’orbita di un’autentica politica nazionale. Se ha senso scrivere un articolo solo per esprimere un auspicio, l’auspicio è questo : che l’Italia intera possa, passata la buriana, riscoprirsi comunità politica.
(Antonio Scurati)
29 MAGGIO 2020
Per i piccoli qualcosa si è pensato, sono i ragazzi a restare al palo. Come dire : si arrangino, lo sanno fare. Il loro protagonismo potrebbe trasformarli in catalizzatori vitali. Ma dovranno sentirsi attesi, attivi e capaci.
(Alberto Pellai)
30 MAGGIO 2020
La polemica sul passaporto sanitario, che tenta Sardegna e Sicilia e fa infuriare il sindaco di Milano, in realtà è fondata sul nulla. Intanto perché per usare il passaporto ci vogliono frontiere, di cui le Regioni non dispongono. E poi perché comunque non sarebbe sanitario, visto che non esiste un test che possa garantire l’immunità; contribuisce però grandemente a peggiorare quella tendenza al sovranismo regionale che ha già più volte complicato la crisi del coronavirus, producendo un patchwork di normative locali.
(Antonio Polito)
31 MAGGIO 2020
Milano riparte , dalle sedie. Sono ovunque, sui marciapiedi della città che vuole riprendere il suo slancio. Invitano con discrezione all’attesa, e possono diventare il luogo dove fermarsi, a distanza ma insieme, a costruire un futuro nuovo.
(Barbara Stefanelli)
Foto di Mauro Masci Maggio 20202
a cura della redazione di SOS Razzismo Italia