22 FEBBRAIO 2021
Gli osanna che hanno accompagnato la nascita del governo Draghi in una luna, non
solo di miele ma anche di cioccolata al latte e di crema rigorosamente pasticciera,
hanno registrato qualche scricchiolio.
La nascita del Ministero della Disabilità è stato così commentato dal consigliere
regionale del Pd in Toscana IACOPO MELIO:
Quando non si sa dove pescare “punti tenerezza”, il tema disabilità viene estratto
con quella rassicurante compassione mista a pietismo (e incapacità) da far
sussultare anche un paralitico. Ed ecco il Ministero della Disabilità: un ministero
che discrimina. Invece basterebbe ricordarsi di ogni diversità, non solo quella
fisica, senza indossare guanti bianchi ma uno sguardo aperto e intersezionale, che
non appiccichi etichette ma le combatta convintamente al punto di non vederle.
Basterebbe il Ministero delle Pari Opportunità perché di questo stiamo parlando,
di persone che chiedono stessi diritti e non di specie in via di estinzione da
salvaguardare: siamo delle persone e non dei panda.
Anche la scarsa presenze di donne ministre, addirittura assenti nella delegazione Pd,
si è rivelata non un campanello ma un vero e proprio concerto di campane
d’allarme. Ecco la reazione di Concita de Gregorio:
Sono io mio marito. Siamo noi, tutte insieme. Fare rete, sostenersi fra donne senza
percepirsi rivali. Siamo noi i nostri mariti. Sono io mio padre, il mio corpo. Sono io
mio fratello.