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Welcome Center, la co-progettazione come modello vincente.

Welcome Center, la co-progettazione come modello vincente.

Che la collaborazione tra pubblico e privato rappresenti la chiave per raggiungere obiettivi importanti sui temi della giustizia sociale, ne siamo convinti da tempo. Il territorio deve poter parlare con le istituzioni per affrontare i problemi e concretizzare risposte efficaci. Il Welcome Center consacra in questo senso l’importanza del dialogo e della collaborazione tra le istituzioni del territorio e le strutture che operano da anni sul campo e che conoscono a fondo i contesti specifici di marginalità e fragilità.

Nato allo scopo di offrire supporto a chiunque possa aver bisogno di aiuto, il Welcome Center, ubicato nel piazzale antistante la Stazione Tiburtina, rappresenta un tassello del più ampio progetto Welcome Net, che si prefigge di offrire un percorso di prima accoglienza a migranti, incluso i transitanti verso altre Paesi, e a coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

Alla realizzazione del Welcome Center hanno partecipato sei diverse realtà del Terzo Settore, che hanno portato, ciascuna, competenze preziose nonché il patrimonio di conoscenze frutto di anni di attività sul territorio. Le strutture coinvolte sono, oltre a SOS Razzismo ITALIA, CivicoZero, Baobab Experience, Società Cooperativa Sociale Ambiente e Lavoro, Obiettivo Uomo e Piuculture.

L’inaugurazione dello spazio di accoglienza, avvenuta il 9 gennaio 2024, ha visto l’intervento del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Roma Barbara Funari, e di due rappresentanti del Municipio II, la Presidente del Municipio Francesca Del Bello e l’Assessore alle Politiche Sociali, Giovanili, Pari Opportunità e Comunità straniere Gianluca Bogino.

Proprio quest’ultimo ha tenuto a sottolineare lo straordinario lavoro compiuto dalle realtà interessate, certamente non privo di difficoltà, e l’orizzontalità della co-progettazione, tratto distintivo del modello utilizzato e della sua riuscita. Un modello, ha aggiunto il Sindaco – “che porta con sé la responsabilità e la capacità di apprendere pratiche nuove e avviare sperimentazioni.” Un luogo insomma che rappresenta l’impegno e lo sforzo prodigato da molte realtà (e persone), che da anni si battono per la risoluzione di questioni urgenti che interessano la capitale: il razzismo, la marginalità, la solitudine e la paura di migliaia di persone in condizione di fragilità. La previsione è quella di un’utenza ampia e varia. La volontà di orientare le persone verso i servizi della città in grado di rispondere alle singole esigenze rappresenta il motore principale che tiene insieme un’equipe preparata di professionisti e volontari che con le proprie competenze fungono da ponte verso una rete fitta di strutture e iniziative, dislocate per la città, dove poter trovare soluzioni, ristoro e dove finalmente non sentirsi più soli.

Il Welcome Center svolge dunque la funzione di segretariato sociale, porta di accesso ai servizi territoriali del Municipio II e della più ampia rete cittadina di supporto. L’utenza, in base alle esigenze, è dunque indirizzata alle diverse strutture componenti il Welcome Net e anche ai diversi presidi operanti per la città, come ad esempio le unità di strada. Nel retro del Welcome Center è inoltre a disposizione dell’utenza anche uno spazio all’aperto con tavoli e panche per potersi rilassare e socializzare.

Intento del Municipio II e delle realtà coinvolte è offrire ai migranti e ai più fragili, un percorso di prima accoglienza che abbia come punto di partenza la Stazione Tiburtina e raggiunga altre sedi lungo la città. È l’obiettivo di Welcome Net, che prevede, oltre al presidio del Municipio II anche altre strutture: Welcome Home, spazio emergenziale che risponde alle necessità di alloggio temporanee, Welcome Word una struttura di seconda accoglienza per chi ha fatto richiesta d’asilo o desideri rimanere sul territorio e particolarmente attenta a tutelare donne e minori non accompagnati (MSNA), e infine Welcome Among US che ha lo scopo di favorire il dialogo culturale tra stranieri e cittadini del territorio nell’intento di abbattere le barriere culturali, linguistiche e sociali.

Sos Razzismo Italia, responsabile di apportare l’elemento culturale all’interno del progetto, ha curato e curerà diverse iniziative volte a raccontare e presentare i tratti peculiari di differenti culture, vicine e lontane, attraverso l’arte – strumento potentissimo di connessione e dialogo tra le persone e altresì di contrasto alla discriminazione. Due le iniziative di sensibilizzazione già svolte: “il coraggio delle donne” contro la violenza sulle donne e “L’arte che include” un viaggio nell’arte composto da tre laboratori (scultura, pittura e teatro) che ha coinvolto oltre 200 ragazzi delle scuole medie inferiori.

Anche in occasione dell’inaugurazione non è mancata l’arte. Le tele del pittore Paolo Ferroni, esposte negli spazi del Welcome Center, esortano alla riflessione: pur raffigurando momenti reali e terribili di cronaca, riescono in maniera potente a evocare l’universalità della condizione umana.

Il Welcome Center rappresenta un risultato importante e insieme un inizio auspicabile di progettualità future volte a restituire dignità e prospettiva a coloro che ne sono stati privati.

Ed è proprio questo il punto, come ha sottolineato il Sindaco Gualtieri “Non è soltanto questione di erogazione di servizi, ma si tratta di comprendere la marginalità e riconoscere che tutte le persone sono titolari di diritti.”