La polemica sull’inginocchiamento ha attraversato gli Europei di calcio. Sin dall’inizio del torneo i governi della Croazia e dell’Ungheria hanno proibito ai propri calciatori di fare questo gesto di condivisione dell’antirazzismo.
Ci è venuta la voglia di intervenire subito per stigmatizzare il fatto. Ma abbiamo pensato: aspettiamo a vedere come va a finire. Gli Europei sono lunghi. Non abbiamo avuto torto. E alla prima istintiva reazione contro i governi populisti è subentrata la nostra attenzione attonita su altri fatti accaduti che hanno scatenato un dibattito secondo noi allarmante
La Uefa, l’organizzazione europea del calcio, ha vietato al sindaco di Monaco di illuminare lo stadio, per la partita Germania-Ungheria, con i colori dell’arcobaleno che voleva essere una protesta contro una legge omofoba in quei giorni approvata dall’Ungheria.
E proseguendo, molte squadre nazionali hanno deciso di non inginocchiarsi compresa l’Italia che in un primo momento ha visto solo metà della squadra inginocchiarsi, per poi decidere di farlo solo se lo avesse fatto la squadra avversaria.
Insomma, quella che poteva essere una presa di posizione compatta contro il razzismo è diventata un “io non sono razzista ma non mi inginocchio”.
Che pena !!!