del 21 dicembre 2021
L’arte fa parte dell’agenda del tempo da vivere con libertà.
L’arte è anche raffigurazione del tempo stesso.
Guido Tonelli nel libro “Tempo” edito da Feltrinelli dedica le prime pagine a questo tema. Con l’esempio del dipinto “Tre età dell’uomo” di Giorgione alla Galleria Palatina di Firenze.
“Con uno stratagemma classico l’opera ci presenta una riflessione sulla precarietà della condizione umana. Lo stesso personaggio è raffigurato prima da giovane, poi uomo adulto e infine da vecchio; le tre figure interagiscono amabilmente, mascherando nella più totale naturalezza un’assurda sincronia di eventi distanziati, nella realtà, da decenni”
E, sempre nel libro l’autore cita Rembrandt van Rijn che nei suoi molti autoritratti fatti nei decenni della sua vita si nota
“con quale minuzia di particolari ha voluto registrare l’avanzare inesorabile del tempo: la pelle del viso che diventa sempre più flaccida, gli occhi che perdono fermezza, venuzze che fuoriescono ovunque non imperversino già le rughe e i tratti del pennello che accompagnano, con un segno che si disfa nel colore, questo progressivo liquefarsi della vitalità. Così Rembrandt regala una serie magistrale di autoritratti con i quali sembra anticipare i moderni software di face morphing, capaci di trasformare in pochi secondi il fresco visino di un neonato nel volto decrepito di un centenario”.
L’arte attraversa il tempo, illustra il tempo, testimonia il tempo.
Dedichiamole sempre un po’ di tempo.