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Disegno di Ivo Sera

CORALLI XV appuntamento a cura della nostra redazione

 

22 FEBBRAIO 2021

Gli osanna che hanno accompagnato la nascita del governo Draghi in una luna, non
solo di miele ma anche di cioccolata al latte e di crema rigorosamente pasticciera,
hanno registrato qualche scricchiolio.

La nascita del Ministero della Disabilità è stato così commentato dal consigliere
regionale del Pd in Toscana IACOPO MELIO:

Quando non si sa dove pescare “punti tenerezza”, il tema disabilità viene estratto
con quella rassicurante compassione mista a pietismo (e incapacità) da far
sussultare anche un paralitico. Ed ecco il Ministero della Disabilità: un ministero
che discrimina. Invece basterebbe ricordarsi di ogni diversità, non solo quella
fisica, senza indossare guanti bianchi ma uno sguardo aperto e intersezionale, che
non appiccichi etichette ma le combatta convintamente al punto di non vederle.
Basterebbe il Ministero delle Pari Opportunità perché di questo stiamo parlando,
di persone che chiedono stessi diritti e non di specie in via di estinzione da
salvaguardare: siamo delle persone e non dei panda.

Anche la scarsa presenze di donne ministre, addirittura assenti nella delegazione Pd,
si è rivelata non un campanello ma un vero e proprio concerto di campane
d’allarme. Ecco la reazione di Concita de Gregorio:

Sono io mio marito. Siamo noi, tutte insieme. Fare rete, sostenersi fra donne senza
percepirsi rivali. Siamo noi i nostri mariti. Sono io mio padre, il mio corpo. Sono io
mio fratello.

 

Disegno di Ivo Sera

CORALLI XIV appuntamento a cura della nostra redazione

 

Il calendario sensibile è pieno di giorni in cui la memoria, la solidarietà, l’umanità stimolano la riflessione e l’impegno civile e sociale.

Il 5 febbraio, ogni anno, da 11 anni, si celebra LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI. Una metafora della diversità in quanto un diverso colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose: sono sempre e comunque dei calzini.   Quest’anno i genitori dei bambini della scuola primaria Giraguli di Treviglio hanno scritto:

Questa iniziativa vuole far riflettere sulla diversità come ricchezza, sulla diversità come regalo che l’altro può dare. Non si tratta di moda né di tendenza ma di una iniziativa volta alla sensibilizzazione verso una tematica universale e inclusiva basata sul rispetto reciproco, sulla solidarietà, sull’accettazione di sé stessi e degli altri, sull’amicizia, Tutti uguali, tutti diversi, tutti importanti

Il 10 febbraio è stata la GIORNATA DEL RICORDO della terribile tragedia delle foibe, inghiottitoi naturali, tipiche del Carso in Istria e Dalmazia nella quale, nel 1943/45 i partigiani comunisti jugoslavi gettavano, per farli sparire, i cadaveri di molti cittadini italiani innocenti fascisti e antifascisti, una vera pulizia etnica. Gian Antonio Stella, recensendo il libro “Tutto ciò che vidi” di Rosanna Turcinovich e Rossana Poletti ricorda:

La ripetitività dei ritrovamenti, in quelle feritoie carsiche, di cani neri sgozzati perché, diceva una leggenda, facessero compagnia ai morti impedendo loro di lamentarsi. E anche una donna riconobbe, fra le salme di un carico, il proprio marito e il proprio figlio diciottenne. L’infelice pianse e urlò disperata, poi si fissò nell’idea che la scarpa che il figlio aveva ancora indosso e che sembrava stretta per il piede gonfio per la putredine dovesse far male al suo bambino…

Impossibile dimenticare. Sbagliato rimuovere. Inaccettabile negare ancora quanto successe!

Disegno di Ivo Sera

CORALLI XII appuntamento a cura della nostra redazione

 

 

 

SOS Razzismo Italia il 27 gennaio, giornata della Memoria, ha fatto un importante webinar insieme a ECAD e SGM (Stati -generale della Memoria), in cui i veri protagonisti sono stati i giovani di tre Istituti Superiori di Roma (Piaget, Croce, Tasso), uno di Modena e di Associazioni europee di giovani Slovacchi, Ungheresi e Tedeschi. A dimostrazione che la Memoria ha un futuro.

Indispensabile continuare. Roberto Saviano non poteva mancare nel Giorno della Memoria e ha twittato:

“Vorrei ricordare il Porajmos, la parola romanì per descrivere lo sterminio delle popolazioni Rom, Sinti, Manouches da parte dei nazisti. L’olocausto dei popoli nomadi è il più dimenticato della storia”

Auschwitz ci porta ad una canzone di Francesco Guccini, l’amabile cantautore il cui papà si schierò contro il nazifascismo e nel 1943 fu catturato e deportato nei campi di Leopoli e di Amburgo

“Mio papà lasciò un piccolo quaderno della prigionia dove aveva annotato delle ricette perché non voleva perdere il ricordo dei sapori, dei profumi buoni. Una volta sono andato a suonare in Germania e prima che partissi mi disse “Mi raccomando quando sei lì assaggia il cavolo rapa, è buonissimo”. Dire che il cavolo rapa è una specialità mi sembrò una affermazione assurda, ma poi ho colto il vero senso di quelle parole”

SOTTOLINEATURE GENNAIO 2021 a cura della redazione di SOS Razzismo Italia

 

 

1°GENNAIO 2021
Finalmente, dopo 366 giorni di agonia e ansia, è venuto a mancare l’anno ventiventi
in Covid19. Ne danno la lieta notizia tutti i fedeli e coloro che sono stati atterriti
dalla sua presenza. Si dispensa dalle visite, dagli assembramenti, da festeggiamenti
vari e inutili che potrebbero favorirne il ritorno.
(Parrocchia San Giovanni Battista/Moretta (CN) )
2 GENNAIO 2021
L’integrazione e l’apertura mentale non si possono inoculare. Ma la speranza è che
nel 2021 qualcuno in più ne resti contagiato
(CRISTINA PIOTTI)
3 GENNAIO 2021
Inverno dei Balcani: la Bosnia attraversata negli anni ’90 di guerra, rinnova i suoi
profughi all’addiaccio. Stavolta vengono da case bruciate lontano
(ERRI DE LUCA)
4 GENNAIO 2021
Nella campagna di vaccinazione appena iniziata le siringhe sono un simbolo di vita,
cui si adatta bene la pubblicità degli aghi Pic degli anni Ottanta. Una bambina
timorosa sta per ricevere la puntura dell’ago, ed esclama sorpresa: “Già fatto?”. Da
fare, fatto!
(MARCO BELPOLITI)
5 GENNAIO 2021
Non c’è lokdown che possa bloccare il dramma della disperazione di chi fugge da
fame e guerre. Non c’è pandemia che consenta di chiudere gli occhi su ciò che si sta
consumando in quei boschi della Bosnia, dopo la chiusura del campo di Lipa
distrutto da un incendio
(ANDREA MARTELLA)
6 GENNAIO 2021
Siamo in astinenza da contatti, abbracci, strette di mano, baci. Dovremmo provare a
trasferire parte di questo calore nelle parole, dando importanza al tono e al timbro
di un semplice “Come stai?”. (FABRIZIO BENTIVOGLIO)
7 GENNAIO 2021
Appaltiamo la campagna di vaccinazioni alla Figf (Federazione italiana gioco
freccette): la loro ottima mira e precisione può tornare molto utile anche con le
siringhe e, in mancanza, possono usare direttamente le freccette, sempre meglio
che doversi succhiare il vaccino Pfizer non scongelato come fosse un ghiacciolo.
(SAVERIO RAIMONDO)
8 GENNAIO 2021
Se attivisti afroamericani organizzano una manifestazione pacifica sono “sovversivi”,
se i miliziani assaltano il Congresso di Washington sono “patrioti”
(ROBERTO SAVIANO)
9 GENNAIO 2021
Entrando nel panico, a destra troverai la paura, in fondo a sinistra me, che ti tendo la
mano. Chiunque tu sia.
(ALESSANDRO BERGONZONI)
10 GENNAIO 2021
Avevamo un tempo, a gennaio, la certezza di tornare a scuola. Era così: arrivava la
befana, si faceva il rito della calza, si mangiava a pranzo l’ultima fetta di panettone,
si smontava l’albero di Natale e il presepe e il giorno dopo si tornava a scuola per
altri cinque mesi. Questa la certezza che per decenni ha regolato la nostra vita, e la
davamo per scontata. Ora non si può dare nulla per scontato. Regna l’incertezza.
(PAOLA MASTROCOLA)
11 GENNAIO 2021
Con il passare dei mesi abbiamo adottato molti comportamenti al nuovo contesto,
ma il nostro modo di relazionarci alla pandemia è rimasto, nella sua essenza,
bipolare: allarme o nulla, chiuso o aperto, condanna o salvezza. Morte o rinascita.
Molto più realisticamente il prossimo tempo si presenterà come una
sovrapposizione di condizioni, alcune congiunturali, altre in contrasto. Sarà un “nel
frattempo” prolungato che dovremo gestire. Per noi altri, questo “nel frattempo”, è
vivere un po’ meno magari, un po’ più faticosamente, ma è comunque vivere.
(PAOLO GIORDANO)
12 GENNAIO 2021
Ci siamo illusi, abbiamo sperato, abbiamo fatto finta di credere che dal primo
gennaio avremmo svoltato per diritto di calendario, che le scuole sarebbero state
aperte dopo la Befana, che la ricostruzione di uno dei Paesi più offesi dal virus
avrebbe potuto finalmente cominciare. Ma gli anni non finiscono quando lo dice il
calendario, e neppure le pandemie. Specie se si collabora con il nemico: sette su
dieci dei nuovi positivi in Italia, etichettati come contagi da “Covid panettone” sono
il frutto malato di un calo di attenzione e di responsabilità.
(CARLO VERDELLI)
13 GENNAIO 2021
La pandemia ha rafforzato un sentimento, che definirlo tale è un ossimoro orribile:
la diffidenza. Immaginate quanto è diventato potente, quanto si è corroborata la
paura dell’altro oggi che ci avviciniamo con prudenza, che non ci abbracciamo più.
La convivenza era già difficile prima. Figuriamoci oggi.
(ALESSANDRO CALASCIBETTA)
14 GENNAIO 2021
Crisi di governo? E adesso? Niente. Metti la mascherina, lavati le mani e incrocia le
dita.
(MAURO BIANI)
15 GENNAIO 2021
In Francia verrà concessa la cittadinanza a oltre 700 immigrati stranieri che si sono
distinti per l’impegno profuso in prima linea di fronte alla pandemia di Covid19. Si
tratta di medici, infermieri e operatori sanitari ma anche di addetti alle pulizie,
commessi di negozi, assistenti dell’infanzia: “Hanno dimostrato il loro impegno nei
confronti della nazione, e ora tocca alla Repubblica fare un passo in avanti verso di
loro” ha dichiarato Marlene Schioppa, sottosegretaria francese alla cittadinanza.
(MAURIZIO AMBROSINI)
16 GENNAIO 2021
Anche nella tempesta del Covid c’è stata, e forse c’è ancora, un’Italia della vergogna.
Una vergogna che ferisce più dei grandi scandali perché oltraggia i sentimenti
profondi – carità, compassione, pietas – che siamo abituati ad associare alla nostra
cultura nazionale. E’ successo a San Germano Vercellese, 1500 abitanti, un posto
tranquillo sulla via Francigena, dove ieri la sindaca Michela Rosetta è stata arrestata
per un’accusa moralmente indecente: le ruberie, le ingiustizie e le discriminazioni
razziali nella distribuzione degli aiuti alimentari della prima emergenza pandemica.
(FLAVIA PERINA)
17 GENNAIO 2021
Le persone che sono ancora incerte, che dicono di non voler sottoporsi al vaccino,
non vanno colpevolizzate ma comprese e aiutate. Protagonisti del primo spot sono
un’anziana madre e la figlia che si abbracciano, come da quando è iniziata
l’emergenza in molte case di riposo, divise da un telo di plastica trasparente. La
plastica che sembra aver avvolto la nostra vita. Alla madre che domanda se ha
deciso, la donna risponde di aver molti dubbi. “I dubbi aiutano, devi volerti bene”
dice l’anziana, mentre il vento solleva il telo di plastica.
(GIUSEPPE TORNATORE)
18 GENNAIO 2021
Vaccini anti-Covid19, la Lombardia chiede la ripartizione anche in base al Pil..
Quindi dopo la storia della Liguria dei vecchi improduttivi ora abbiamo anche le
regioni improduttive. In pratica se sei un vecchio molisano puoi crepare su una
panchina al parchetto
(SELVAGGIA LUCARELLI)
19 GENNAIO 2021
E se invece provassimo a considerare il trauma del Covid non tanto come ciò che,
oggettivamente ha imposto la chiusura della scuola, ma come ciò che ha reso la sua
apertura permanente? Non è infatti quello del Covid un tremendo magistero per i
nostri figli di gran lunga superiore a quello che può essere impartito loro nelle aule
della scuola?
(MASSIMO RECALCATI)
20 GENNAIO 2021
La cosa che si è sentita di più in Senato per la fiducia al governo:
80 mila morti, per l’opposizione fallimento del Governo , per la maggioranza “non si
fa crisi con 80 mila morti”
(SIMONE SPETIA)
21 GENNAIO 2021
S’insedia Joe Biden che non si tira indietro davanti al tema cruciale del terzo
millennio. Fra i suoi primi provvedimenti ha abolito il bando introdotto da Trump
per i viaggiatori provenienti dai Paesi musulmani. E in Italia tutti zitti sulla
immigrazione?
(CRISTINA GIUDICI)
22 GENNAIO 2021
Nel mondo ci sono un miliardo e mezzo di no-vax di cui non hai mai sentito parlare.
Vivono in Africa. E no, non sono loro che non vogliono vaccinarsi al Covid19. Siamo
noi che abbiamo deciso di lasciarli senza
(FRANCESCO CANCELLATO)
23 GENNAIO 2021
Abbiamo smaltito il contraccolpo iniziale dello shock e lentamente diamo sempre
più per acquisito che oltre 80.000 italiani manchino all’appello. Siamo come in un
brutto film, annoiati anche dalla morte.
(STEFANO MASSINI)
24 GENNAIO 2021
Devo sicuramente essere ancora dentro l’incubo di stanotte perché non credo che
un governo possa mai affidare all’uscita di un viceministro a Domenica In l’annuncio
dello slittamento a marzo del vaccino per gli over 80. E quindi a molto dopo per tutti
gli altri. Svegliatemi.
(ANNALISA CUZZOCREA)
25 GENNAIO 2021
Il tabellone dei colori è cambiato nuovamente. Sembra un gioco e non lo è. Le
persone continuano ad ammalarsi, a morire, a vivere confuse in una selva di norme
spesso contraddittorie e il cui significato, a leggerlo in prospettiva, è inquietante.
(CHIARA VALERIO)
26 GENNAIO 2021
Ennesimo e increscioso incidente nel trattamento lombardo della pandemia. Prima
che le altre ignoranze acquisissero prestigio, l’ignoranza matematica è rimasta a
lungo l’unica in cui ci si potesse vantare. Non aver però sottratto il numero dei
guariti dal computo dei contagiati equivale ad aver tenuto nel conto le mele che non
erano già più lì, cioè aver perso per strada una parte del dato.
(STEFANO BARTEZZAGHI)
27 GENNAIO 2021
Io non scrivo mai direttamente dell’Olocausto, ma lo ritrovo nei sogni, in ciò che
pensiamo, in ciò che siamo, nel modo in cui Israele si presenta come nazione forte,
con un esercito potente e armi avanzate, addirittura nel fatto che siamo il primo
Paese per vaccini anti-Covid. Al cuore di tutto c’è la paura, il fatto di essere sempre
pronti a difenderci, a scappare dal prossimo progrom, dalla prossima esplosione
antisemita.
(ESHKOL NEVO)
28 GENNAIO 2021
Il Guardian ha descritto in che modo un anno senza abbracci stia condizionando la
nostra salute mentale, riportando studi che dimostrano come il contatto stimoli
neuroni, rilasci dopamina, migliori il nostro umore, ci aiuti a superare lo stress, ci
faccia sentire integrati, lenisca l’esclusione sociale; studi che ci guardavamo bene dal
prendere in considerazione quando il contatto fisico era sotto accusa, non molti
mesi prima del Covid, e più che di dopamina ci dicevamo desiderosi di rispetto dello
spazio personale.
(SIMONETTA SCIANDIVASCI)
29 GENNAIO 2021
Vaccino che non risica non rosica. Covid lo ha dimostrato a tutti: i paesi che non
investono in ricerca restano indietro. E i cittadini saranno gli ultimi ad essere curati.
Moderna era poco promettente. Ma ha ottenuto quasi due miliardi e mezzo di fondi
federali. Oggi salva la vita. Agli americani:
(DANIELA MINERVA)
30 GENNAIO 2021
85 milioni di dosi somministrate finora nel mondo.
“In Africa soltanto 25 persone ad oggi sono state vaccinate. Le varianti arrivano
proprio dai Paesi più in difficoltà. Prendiamoci cura del mondo.”
(ALBERTO MANTOVANI)
31 GENNAIO 2021
Comincia a farsi avvincente (anche divertente, non fossero in ballo stock di vite
umane) l’intricato rapporto tra geopolitica e vaccini. Gli inglesi sono sospettati di
versare il loro vaccino nei corn flakes pur di lesinarlo agli europei; gli ungheresi
aprono al vaccino di Putin pur di mostrare le spalle all’Ue, con la quale, del resto,
c’entrano poco; il vaccino cinese- che magari è super- viene trattato con sufficienza,
come le altre cineserie da esportazione, non tutte note per la qualità.
(MICHELE SERRA)

ANTISEMITISMO E RAZZISMO di Angela Scalzo

   

 

Intervento  al webinar :

La Memoria: un giusto per le nazioni. Salviamola per salvare

 

L’affermazione più profonda che sia mai stata pronunciata a proposito di Auschwitz non fu affatto un’affermazione, ma una risposta. (di WILLIAM CLARK STYRON)

La domanda: “Ditemi, dov’era Dio, ad Auschwitz?”. La risposta: “E l’uomo, dov’era?”.

Razzismo è un termine che indica la certezza non solo che le razze esistano, ma che una certa razza sia dotata di qualità speciali, per cui è necessario mantenerla pura per quanto possibile, difendendola dalla commistione con altre. Al razzismo è legata anche l’idea che esistano razze superiori e razze inferiori, le prime riservate al comando, le seconde alla sottomissione.

L’ideologia della razza, coniata alla fine del Settecento ed esplosa nell’Ottocento, trova le sue radici nel razzismo popolare, cioè nell’antichissima tendenza dell’uomo a giudicare inferiore a sé chi è diverso da lui. Si tratta di un insieme di pregiudizi, di stereotipi ed atteggiamenti irragionevoli che spingono a rifiutare coloro che per aspetto esteriore, per posizione sociale, per cultura, per fede religiosa, per sesso, per diversa provenienza, appaiono diversi.

Perlomeno da duemila anni il razzismo viene praticato con molta ostilità nei confronti degli ebrei, appunto l’antisemitismo. Il popolo ebraico, le cui origini sono antichissime, è sempre stato oggetto di persecuzioni ingiustificate e offensive. L’antisemitismo razzista ha soppiantato l’antico antigiudaismo di stampo religioso diffuso tra i cristiani.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i leader nazisti intrapresero quella che definirono “pulizia etnica” nei territori occupati della Polonia e dell’Unione Sovietica, nell’Europa Orientale.

Questa azione includeva l’assassinio e l’annientamento delle supposte ” razze nemiche” nonché il genocidio degli Ebrei d’Europa e la distruzione della classe dirigente dei paesi Slavi. Il prodotto principale del razzismo Nazionalsocialista fu l’assassinio di massa, a livelli mai toccati prima, nella Storia. Una vera e propria guerra razziale. La prima guerra razziale come afferma Pavoncello.

Il concetto di razza è così strumentale che considerare gli ebrei come una razza non ha alcuna validità scientifica. La nostra verità è che a prescindere dalle condizioni reali, incorporando nuove immagini e argomenti, il razzismo e l’antisemitismo può essere impiegato in qualsiasi contesto politico per il raggiungimento dei propri scopi. I razzismi costituiscono, infatti, una valvola di sfogo per frustrazioni, paure e aggressività.

Non dobbiamo allontanarci troppo per cercare “verità” a noi molto vicine. Basta osservare cosa è successo nel nostro Paese a causa della politica che una destra becera ed aggressiva ha dimostrato di poter mettere in atto, seppur in un paese democratico! Non voglio andare lontana nel tempo, non voglio parlare delle orribili leggi razziali, delle quali purtroppo ci siamo dotati nel periodo fascista, ma degli orrendi decreti “Salvini” rivolti contro i migranti, degli ingiusti fermi nel nostro mar Mediterraneo, un tempo mare di scambi, anche culturali, oggi divenuto campo di battaglia senza armi visibili ma permettendo che bambini, donne e uomini anneghino per mancanza di aiuto, del nostro aiuto e di quello dell’Europa tutta. Un cimitero senza tombe, senza nomi, negli abissi del Mare Nostrum. Tutti colpevoli? Si, in parte si, se si continua a chiudere gli occhi ed a far finta che non ci riguarda o che riguarda solo l’Italia o la Grecia.

Vorrei concludere citando Liliana Segre

L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza.

Disegno di Ivo Sera

CORALLI XI° APPUNTAMENTO a cura della nostra redazione

27 GENNAIO 2021

Dal 2005 la comunità internazionale celebra il Giorno della Memoria, data in cui nel 1945 l’esercito sovietico butta giù i cancelli di Auschwitz. Un giorno per ricordare gli orrori del nazifascismo. Ci facciamo guidare dal recente libro “Il profumo di mio padre. L’eredità di un figlio della Shoah” in cui Emanuele Fiano racconta la storia del padre Nedo.

Attingere alla memoria è ribadire il no ad orrori che hanno offeso le persone, i sentimenti.

“Noi non abbiamo ascoltato solo parole dolci e tenere dei nostri padri, non solo favole c’è capitato di ascoltare, ma il silenzio impastato di lacrime e urla”

Attingere alla memoria significa anche custodire i comportamenti di chi ha subito La shoah.

“Mi ha sempre colpito un’abitudine che mio padre ha conservato fin quando è stato cosciente: aveva le unghie sempre curate. Ne avrei capito la ragione quando mi raccontò che ad Auschwitz impazziva nel vedere i rimasugli di terra sotto le unghie: sapeva che quel terriccio era intriso della cenere dei suoi genitori, dei fratelli, degli zii.”

Attingere alla memoria è tenere in vita esperienze straordinarie.

“Non dimenticarmi, non lasciare che mi dimentichino, non dimenticare le rovine fumanti alle tue spalle, sappi che sei figlio della forza sovrumana di chi non si è dato per vinto e ha continuato a sperare”

Attingere alla Memoria è beneficiare della Memoria.

 

LA MEMORIA: un giusto fra le nazioni. Salviamola per salvare

Programma

Conferenza

 

27 gennaio 2021 ore 10.30 – 12.30

https://us02web.zoom.us/j/88255449176

moderatrice Angela Scalzo

Nell’anno 1945, il 27 gennaio, data simbolo, è il giorno in cui venne liberato il campo di sterminio di Auschwitz.

Tutti gli anni, in occasione di questo giorno, vengono organizzate, come recita l’articolo 2 di questa legge, “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere” .

Con la legge n.211 del 20 luglio 2000, ormai circa ventuno anni fa, questa ricorrenza fu fortemente voluta da Furio Colombo allora deputato e presentatore della legge. Fu, così, istituito in Italia il Giorno della Memoria, riconosciuto in seguito in tutto il mondo con la risoluzione 60/7 delle Nazioni Unite, per non dimenticare la Shoah, ovvero lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

10.30 – Alena Krempaska, Project Director of Human Rights Institute: Presentazione del progetto IPEAH

10.40 – Angela Scalzo, Segretario Generale SOS Razzismo Italia: Antisemitismo e Razzismo in Italia

11.00 – Furio Colombo, giornalista e scrittore, video

11.15 – Vittorio Pavoncello, regista, ECAD: La deportazione degli Ebrei da Roma – intervento e trailer film

11.25 – Gadi Luzzato, storico, Direttore Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano-

videomessaggio

11.45 – Marcello Kapowski, scrittore, testimonianza

12.00 – Nitzan Menagem, Presidente di Hashomer Hatzair Germany, movimento giovanile progressista ebraico

12.15 – Bálint Josa, United for Intercultural Action Budapest

12.30 – Alberto Sera, presidente di SOS Razzismo Italia: Conclusioni

Comunicato stampa start app del progetto IPEAH

 

Parte “IPEAH- Informal Participatory Education on Antisemitism and Holocaust”, un progetto pilota, nato per testare nuovi odi per ricordare la shoah e combattere l’antisemitismo.

Capofila: Institut Ludskych Prav – Human Rights Institute della Repubblica Ceca. Partner noi di SOS Razzismo Italia e l’Ungheria con Egyutt Az Interkulturalis Akciòert Alapitvany.

L’educazione formale non è in grado di fronteggiare l’insorgere dell’antisemitismo in Europa. L’Incontro con i sopravvissuti della Shoah e altre forme tradizionali di educazione faccia a faccia e la sensibilizzazione, è potente ma non sarà più possibile fra non molto, o richiederà troppo tempo, o molte risorse economiche, sarà, quindi, una strada difficile da percorrere.

L’IPEAH intende sfruttare il potenziale della sfera online e portare le attività di formazione accessibili, personalizzate e partecipative a un target più ampio pubblico con importante risparmio dei costi.

Il gruppo target sono i giovani di 14 – 19 anni in Slovacchia, un paese con una storia di complicità nell’olocausto e con crescente sostegno al partito neonazista in parlamento, dove il 25% dei votanti per la prima volta ha votato per il partito neonazista nelle precedenti elezioni. Si tratta di una generazione che cerca informazioni ed è esposta a contenuti quasi esclusivamente sui social media piattaforme.

Partiamo con il coinvolgimento dei giovani in Slovacchia al fine di rendere i giovani, persone agenti di cambiamento nel proprio ambiente e di conseguenza, promuovere una cultura di non-tolleranza verso antisemitismo tra le nuove generazioni.  Obiettivo prioritario, testare un programma creativo   innovativo, pilota, di ricordo della Shoah, al fine di    replicarlo in maniera significativa in altri paesi europei.

Primo step conferenza internazionale on line, in ITALIA organizzata da SOS Razzismo Italia, protagonisti: attori progettuali e molti esperti italiani e stranieri.

Abbiamo scelto una data simbolo per l’Italia e per l’Europa tutta, il 27 gennaio, giornata della memoria!

Il titolo del nostro webinar: LA MEMORIA: un giusto per le nazioni. Salviamola per salvare

Disegno di Ivo Sera

CORALLI 11 Gennaio 2021 IX appuntamento a cura della nostra redazione

 

Spesso anche le descrizioni di drammi umani e sociali sono pietre preziose. In questi primi giorni del 2021 numerosi sono stati i racconti del dramma dei profughi in Bosnia. Abbiamo tratto da un articolo di Gian Antonio Stella due brani che spiegano bene la situazione. Ricordando che la parola “riammessi” sta per “respinti”.

“La situazione determinatasi al confine italo-sloveno e immediatamente oltre il confine,  è di estrema gravità. Le autorità italiane non possono infatti prescindere dal fatto che le persone riammesse in Slovenia sono poi soggette ad una successiva riammissione dalla Slovenia alla Croazia e da qui, troppo spesso, dopo inaudite violenze perpetrate di fatto dalle autorità di polizia croata, sono ulteriormente riammesse in Serbia o in Bosnia, dunque lasciate in condizioni di abbandono morale e materiale” (Dal dossier “La rotta balcanica. I migranti senza diritti nel cuore dell’Europa”).

E poi le terribili condizioni in Bosnia

“I profughi di ieri contro i profughi di oggi. La gente che una volta veniva sfollata e che ora usa lo sfollagente. Nel gelo di fine anno, nella glaciale indifferenza che il Covid fa calare su qualunque altra emergenza globale, alle porte dell’Europa c’è un problema migranti che si sta trasformando in una guerra fra poveri, in una catastrofe umanitaria. Con centinaia e centinaia di poveretti cui non è rimasto che vagare nei boschi innevati. Congelati, in un paese pietrificato. Coi piedi violacei, la febbre alta, poche coperte, qualche pasto offerto dalla Croce Rossa bosniaca”                              (Francesco Battistini)